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L'ITALIA DEI MUSEI
Esiste un'altra Italia, oltre i grandi circuiti turistici, le città d'arte e le città di villeggiatura.
E' l'Italia dei musei territoriali, etnografici, aziendali, scientifici.
L'Italia che potremmo definire dei "musei specializza­ti".

Museo Forte Belvedere

Il Museo Forte Belvedere èra le più grandi e meglio conservate fortezze della Grande Guerra, ospita un moderno museo con reperti e installazioni multimediali interattive.

Illustra la storia del forte, della sua guarnigione e delle vicende militari che hanno interessato gli Altipiani.
Un’atmosfera di grande suggestione si respira ancora al Forte Belvedere di Lavarone, l’unica fortezza della cosiddetta Trincea d’acciaio ad essere sfuggita alla campagna demolitrice Ferro alla Patria, promossa negli anni Trenta dal regime fascista.

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Costruito dal 1908 al 1914 su un caposaldo roccioso a picco sulla Val d´Astico, Forte Belvedere fungeva anche da osservatorio strategico e secondo alcuni storici da qui venne sparato nel 1915 il primo colpo di artiglieria contro le linee italiane.

Dopo un’accurata opera di restauro, oggi il forte ospita il Museo della Grande Guerra e della storia del fronte degli altipiani.

La mostra non è una semplice esposizione di reperti e fotografie, ma un’aggiornata narrazione storica sulla prima Guerra mondiale.

Inoltre, un plastico animato, che proietta una serie di informazioni dinamiche, aiuta a comprendere meglio il mondo della fortezza, la sua storia, i suoi molteplici aspetti.

museo forte belvedere

Le sale del pianoterra sono dedicate alla spiegazione delle origini e particolarità del sistema dei forti degli altipiani; nelle sale del primo piano sono delineate le operazioni militari e gli eventi bellici. Il secondo piano ospita la sezione didattica in cui vengono spiegate le cause del conflitto e la sua cronistoria.

Qui c’è anche una ricostruzione dell’ambiente della trincea, in cui ci si può rendere conto degli spazi e delle condizioni di esistenza del soldato nelle prime linee.

La ristrutturazione del Forte Belvedere – Werk Gschwent prevedeva la collocazione, al suo interno, di un’aggiornata esposizione dedicata alle ripercussioni locali e internazionali del primo conflitto mondiale.

Una scelta problematica poiché il forte, restaurato, è già un reperto museale; è in pratica il museo di se stesso.

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Inserire al suo interno una tradizionale esposizione di documenti e reperti poteva snaturare l’impatto con l’ambiente originario che d’altra parte, per una questione strutturale, poneva severi limiti all’esposizione di reperti delicati e documenti originali.

Allo stesso modo, la presenza di umidità rendeva problematica l’installazione di strumenti multimediali come multiproiezioni, video e cd che sono usualmente utilizzati in strutture analoghe.

Tuttavia, Forte Belvedere – Werk Gschwent restaurato sarebbe diventato l’elemento principale del parco storico dei Grandi Altipiani Trentini: giusto arricchirlo con una proposta museale articolata e complessiva, all’avanguardia in campo nazionale e internazionale.

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Si è pensato, quindi, non a una semplice esposizione di reperti e fotografie, ma ad un’aggiornata narrazione storica (con fotografie, reperti e oggetti vari) sulla prima guerra mondiale (con testi in italiano, tedesco e inglese), in grado di coniugare la storia locale con gli eventi e le problematiche generali del conflitto, che in alcuni punti non rinuncia a proporre al visitatore suggestioni e ambientazioni capaci di un’immediata riflessione sul concetto stesso di “guerra”.

Orario:
Per le informazioni sugli orari ed i periodi d'apertura del Forte Belvedere contattare direttamente la Fondazione.

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