Musei Italiani su Pinterest

L'ITALIA DEI MUSEI
Esiste un'altra Italia, oltre i grandi circuiti turistici, le città d'arte e le città di villeggiatura.
E' l'Italia dei musei territoriali, etnografici, aziendali, scientifici.
L'Italia che potremmo definire dei "musei specializza­ti".

Marche

La politica museale regionale prende le mosse dalla Legge Regionale n. 6 del 1998 che ha avuto il merito di portare alla ribalta nazionale il concetto di “museo diffuso”, ancor oggi molto utilizzato per indicare la capillare distribuzione di beni culturali sul territorio.

Da allora molto è stato fatto: con risorse statali, regionali e comunitarie sono stati realizzati significativi interventi strutturali e di valorizzazione museale, sono sorte nuove reti al fine di privilegiare la sostenibilità economico-finanziaria e la promozione coordinata ma, soprattutto, si è cercato di sviluppare la qualificazione dell’offerta museale.

Con la Delibera di Giunta n. 809 del 18/05/2009 la Regione Marche ha recepito il D.M. 10 maggio 2001, “Atto di indirizzo sui criteri tecnico-scientifici e sugli standard di funzionamento e sviluppo dei musei”, approvando contestualmente la scheda di autovalutazione dei Musei destinata a monitorare periodicamente la situazione degli istituti museali, e ad assumere un ruolo determinante per la programmazione delle politiche di settore.

Con l'approvazione della L. R. n. 4 del 9/2/2010 la Regione, non solo ha confermato il suo impegno per il progressivo miglioramento della qualità dei musei fissando procedure, criteri e modalità per il raggiungimento dei requisiti minimi, ma ne ha contestualizzato l’attività entro un più ampio disegno programmatorio, avviando un sempre più stretto rapporto con le istituzioni del territorio 

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Numerose sono state infatti, nel corso degli ultimi anni, le occasioni in cui la Regione Marche si è espressa a favore del rinnovamento dell’immagine del museo inteso, sia come centro di azione culturale e sociale, destinato a valorizzare la memoria ed a rafforzare l’identità e la coesione civile, sia come luogo di incontro fra generazioni diverse - anche in una logica di interculturalità - e come 'contenitore' vivace e propositivo capace di trasformarsi in maniera sempre maggiore in protagonista della cultura locale.

Esempio ne sono state le tre fortunate edizioni di “Grand Tour Musei” e la realizzazione, nel 2011, del Progetto “Musei Palcoscenico Marche” che, in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, ha visto stringersi i rapporti con il mondo dello spettacolo sul tema dei “Musei delle Marche e la memoria”.

Per il 2012 due sono stati gli interventi strategici in itinere: le borse lavoro per i giovani laureati finalizzate a incrementare le attività all'interno dei musei e dei luoghi della cultura (DGR n. 260 dell' 8/3/2011) e il progetto di volontariato culturale, destinato agli anziani, da affiancare al personale di musei, biblioteche e teatri storici al fine di garantire una migliore accoglienza e fruibilità dei beni (DGR n. 1035 del 18/7/2011).

Con la Delibera di Giunta n. 1573 del 12/11/2012 la Regione Marche ha individuato i criteri in base ai quali operare una distinzione tra "musei" e "raccolte" e ha inteso premiare le realtà museali che maggiormente si sono impegnate nel raggiungimento degli standard. Nello stesso tempo, allo scopo di migliorare la fruibilità delle strutture, si è ritenuto opportuno intervenire con contributi mirati a sostegno della sicurezza, una complessa tematica che è stata oggetto di una giornata di studio nello scorso mese di aprile.  

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