Museo "Pietro Mlcca»

Queste gallerie, cosiddette di contromina, hanno un i sviluppo sotterraneo ed oggi è possibile percorrerle per un lungo tratto, e rievocano un belpezzo della nostra storia, incentrato sull'episodio glorioso di Pietro Micca.
Fu lui, semplice soldato, a far saltare la galleria d'ingresso della città, morendo sotto il crollo, ma fermando i francesi che stavano per irrompere neIla fortezza.
La cittadella ormai non esiste da quasi cento anni, ma sopravvivono ancora queste straordinarie vestigia sotterranee, scavate a più riprese per permettere la comuniazione con le opere di difesa più avanzate. Si trattava di un immenso intrico di radici che raggiungeva lo sviluppo di 14 chilometri.
ll percorso espositivo non si sviluppa però tutto in galleria. Due grandi saloni raccontano la storia dell'assedio del 1706 (durante la Guerra di Successione spagnola), con grande dovizia di cimeli.
Sono conservati una carta geografica del Borgonio Stagnon, i plastici di Torino e della sua cittadella, un modello in legno della famosa scala di Pietro Micca, e ancora incisioni, disegni e un'interessante tavola intarsiata dell'assedio di Torino, datata il 1713. Si possono inoltre vedere i reperti dell'antica artiglieria con cui i francesi bombardavano le mura della città.
A guidare i visitatori in questo itinerario, sono trentadue guide volontarie che accompagnano gratuitamente il pubblico.
Esiste un'associazione di Amici del Museo che ha dato corpo ad un gruppo storico: si esibisce ogni anno in diverse manifestazioni di costume indossando uniformi settecentesche e rievocando personaggi storici.Cliccando sulle singole icone qui sotto si aprirà in una nuova pagina l'immagine ingrandita.
fonte: www.michelevacchiano.com
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